Per orientare la nostra preghiera

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16, 12-15)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

 

 

Preghiamo

 

Perché Dio Padre, ci consideri figli nel suo Figlio e ci arricchisca con i doni dello Spirito, ci aiuti ad aver il cuore sempre aperto ai poveri per essere ricchi di sogni e liberi da ogni paura. Preghiamo

Perché la Santissima Trinità, raccolga nell’unità la Chiesa affinché manifesti l’amore di Dio fino ai confini della terra. Per il nostro vescovo, Papa Francesco. Preghiamo

 

Per la pace e perché cessi ogni violenza in Ucraina e in ogni paese oppresso da conflitti. Perché il mondo sia liberato dal male, dalla carestia, dalla fame. Preghiamo

 

Perché lo Spirito Santo sia consolazione per gli oppressi e luce per gli afflitti. Rianimi chi è senza speranza, dia forza ad ogni cuore provato e protegga chi è in pericolo.  Preghiamo.

 

 

Per nutrire il nostro cuore

 

 

L`anima umile è illuminata dallo Spirito

Tu, dunque, anima fedele, quando nella tua fede t`imbatti in un piú occulto mistero, osa e di`, non per il desiderio di incontrare, ma di seguire: Come avvengono queste cose? Ma la tua domanda, sia la tua preghiera, il tuo amore e il tuo umile desiderio. Non cercare di scoprire in alto la maestà di Dio, ma cerca la salvezza di Dio, e ti risponderà l`angelo della sapienza. ” Quando verrà lo Spirito che io manderò a voi dal Padre, egli vi suggerirà tutto e vi insegnerà tutta la verità (Gv 14,26). “
Nessuno infatti sa le cose dell`uomo, se non lo spirito dell`uomo che è in esso; e nessuno sa le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio” (1Cor 2,11). Sbrigati, dunque, a farti partecipe dello Spirito Santo. E` presente, quando viene invocato; se non ci fosse, non sarebbe invocato. E quando viene, viene con l`abbondanza della benedizione di Dio. E` fiume impetuoso, che letifica la città di Dio. E quando arriva, se ti trova umile, sereno e rispettoso della Parola di Dio, si poserà su di te, e ti rivelerà ciò che il Padre nasconde ai sapienti e avveduti di questo mondo; e cominceranno a brillare ai tuoi occhi quelle cose che i discepoli non riuscirono ad assorbire, finché non fosse venuto lo Spirito di verità, che avrebbe detto loro tutta la verità. Verità che non può essere rivelata da nessun uomo. E come è necessario che quelli che lo adorano, lo adorino in spirito e verità, cosí coloro che desiderano di conoscerlo devono cercare l`intelligenza della fede e il senso della verità nello Spirito Santo. 
Infatti nelle tenebre e ignoranza di questa vita ai poveri di spirito esso è luce che illumina, è carità che attira, dolce soavità; è lui che avvicina l`uomo a Dio; è l`amore di chi ama, devozione e pietà. Lui di fede in fede rivela ai fedeli la giustizia di Dio; quando dà la grazia e per la fede accolta dalla Parola di Dio dà la fede illuminata.
 
(Guglielmo di Saint-ThierrySpeculum fidei)
 
 
 
 

Luce, splendore e grazia della Trinità

Non sarebbe cosa inutile ricercare l’antica tradizione, la dottrina e la fede della Chiesa cattolica, quella s’intende che il Signore ci ha insegnato, che gli apostoli hanno predicato, che i padri hanno conservato. Su di essa infatti si fonda la Chiesa, dalla quale, se qualcuno si sarà allontanato, per nessuna ragione potrà essere cristiano, né venir chiamato tale. La nostra fede é questa: la Trinità santa e perfetta é quella che é distinta nel Padre e nel Figlio e nello Spirito Santo, e non ha nulla di estraneo o di aggiunto dal di fuori, né risulta costituita del Creatore e di realtà create, ma é tutta potenza creatrice e forza operativa. Una é la sua natura, identica a se stessa. Uno
é il principio attivo e una l’operazione. Infatti il Padre compie ogni cosa per mezzo del Verbo nello Spirito Santo e, in questo modo, é mantenuta intatta l’unità della santa Trinità. Perciò nella Chiesa viene annunziato un solo Dio che é al di sopra di ogni cosa, agisce per tutto ed é in tutte le cose (cfr. Ef 4, 6). È al di sopra di ogni cosa ovviamente come Padre, come principio e origine. Agisce per tutto, certo per mezzo del Verbo. Infine opera in tutte le cose nello Spirito Santo.
L’apostolo Paolo, allorché scrive ai Corinzi sulle realtà spirituali, riconduce tutte le cose ad un solo Dio Padre come al principio, in questo modo: « Vi sono diversità di carismi, ma uno solo é lo Spirito; e vi sono diversità di ministeri, ma uno solo é il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo é Dio, che opera tutto in tutti» (1 Cor 12, 4-6).
Quelle cose infatti che lo Spirito distribuisce ai singoli, sono date dal Padre per mezzo del Verbo. In verità tutte le cose che sono del Padre sono pure del Figlio. Onde quelle cose che sono concesse dal Figlio nello Spirito sono veri doni del Padre. Parimenti quando lo Spirito é in noi, é anche in noi il Verbo dal quale lo riceviamo, e nel Verbo vi é anche il Padre, e così si realizza quanto é detto: «Verremo io e il Padre e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14, 23). Dove infatti vi é la luce, là vi é anche lo splendore; e dove vi é lo splendore, ivi c’è parimenti la sua efficacia e la sua splendida grazia. Questa stessa cosa insegna Paolo nella seconda lettera ai Corinzi, con queste parole: «
La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Cor 13, 13). 
Infatti la grazia é il dono che viene dato nella Trinità, é concesso dal Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo. Come dal Padre per mezzo del Figlio viene data la grazia, così in noi non può avvenire la partecipazione del dono se non nello Spirito Santo. E allora, resi partecipi di esso, noi abbiamo l’amore del Padre, la grazia del Figlio e la comunione dello stesso Spirito. 
 
(Sant’Atanasio, Lettere)
 
 

Benedetto il Signore nei secoli, in eterno

Per me certo non è sufficiente affermare con la mia fede e la mia voce che il Signore Gesù Cristo, mio Dio e tuo Unigenito, non è una creatura: e non sopporto che si usi una tale espressione nei confronti del tuo Santo Spirito che da te procede ed è inviato per mezzo di lui. Grande è in me la venerazione verso tutto ciò che ti riguarda. Sapendo che tu solo sei l’Ingenito e che l’Unigenito è generato da te, non dirò tuttavia che lo Spirito Santo è generato, e neanche lo dirò mai creato, lo temo l’ingiuria che può giungere a te per causa di questa espressione. Il tuo Santo Spirito scruta e conosce, secondo l’Apostolo, le tue profondità, e fattosi mio avvocato, dice a te quello che io non riuscirei mai a dire (cfr Rm 8,26); e io, invece, oserei chiamare «creata» la potenza della sua natura che da te procede attraverso il tuo Unigenito, non solo, ma addirittura ingiuriarla? Niente che non ti appartenga può entrare in te, né può essere misurato l’abisso della tua immensa maestà, da una forza diversa ed estranea a te. Qualunque cosa penetra in te è tua: né ti è estranea la potenza di colui che può scrutarti.
Inoltre mi è impossibile parlare di colui che ti dice per me parole inesprimibili. Quindi, come nella generazione del tuo Unigenito prima di tutti i secoli cessa ogni ambiguità di discorso e ogni difficoltà di comprensione, e resta soltanto che è stato generato da te: così, pur non afferrando con i sensi il procedere del Santo Spirito da te attraverso il Figlio, tuttavia lo percepisco con la coscienza. Infatti sono del tutto incapace di capire le cose spirituali, come dice il tuo Unigenito: «Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito» (Gv 3,7-8). Pur avendo ricevuto la fede nella mia rigenerazione io non la comprendo, e pur ignorandola tuttavia la posseggo. Infatti sono rinato senza l’intervento dei miei sensi, ma
con la potenza di una vita nuova. 
Lo Spirito poi non ha regole particolari, ma dice ciò che vuole, quando vuole e dove vuole. Se dunque non so il motivo per cui è vicino o lontano, pur rimanendo consapevole della sua presenza, come potrò collocare la sua natura fra le cose create e come potrò limitarla con la pretesa di definire la sua origine? Tutte le cose sono state create per mezzo del Figlio, il Verbo che fin dal principio era Dio presso di te, o Dio, come dice il tuo Giovanni. E Paolo passa in rassegna tutte le cose che in lui sono state create nei cieli e sulla terra: quelle visibili e quelle invisibili. E mentre ricorda che tutto è stato creato in Cristo e per Cristo, dello Spirito Santo giudica sufficiente per sé affermare che è il tuo Spirito. Perciò su queste cose avrò gli stessi sentimenti di quegli uomini che ti sei scelti in modo particolare, così che non dirò nulla sul tuo Unigenito che secondo il loro giudizio superi la mia comprensione, eccetto il fatto che è nato: come pure non dirò nulla sul tuo Santo Spirito che secondo loro vada oltre le possibilità
dell’intelligenza umana, eccetto che è il tuo Spirito. Né voglio perdermi in una inutile schermaglia di parole, ma piuttosto restare nella perenne pròfessione di una fede incrollabile. Conserva puri, te ne prego, questi princìpi della mia fede e fino al mio ultimo respiro dà voce alla mia coscienza, perché mi mantenga sempre fedele a ciò che ho professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo: possa sempre adorare te, nostro vero Padre, insieme con il Figlio tuo e meritare così il tuo Santo Spirito, che promana da te attraverso il tuo Unigenito. Poiché basta alla mia fede il mio Signore Gesù Cristo, che dice: «Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie» (Gv 17,10); egli che sempre rimane Dio in te, da te e presso di te, è benedetto nei secoli eterni! Amen.
 
(Sant’Ilario, Trattato sulla Trinità)