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Pala d’altare “SS. Mario e Calisto”, Cappella SS. Mario e Calisto

Denominata anche cappella della Madonna del Divino Amore, fu fondata da Mario Spinosa agli inizi del ‘600.

La pala d’altare che da il nome alla cappella, raffigurante i santi Mario e Calisto, è da alcune fonti attribuita al pittore di scuola lombarda Giulio Cesare Procaccini (1574-1625).

All’interno è conservata una copia piuttosto modesta dell’immagine miracolosa di Castel di Leva, sulla via Ardeatina, più comunemente nota alla devozione popolare con l’appellativo di “Madonna del Divino Amore

La copia del 1956 riprende un’immagine trecentesca posta in antico su una porta dell’Agro romano. L’immagine sacra nel 1745 salvò un viandante da un branco di cani inferociti e da allora è cara alla devozione dei romani per i miracoli innumerevoli che le sono attribuiti.

La cupola della cappella è decorata a piccoli lacunari con rosoni, dipinti in bianco, celeste e giallo che vivacizzano  l’ambiente.