Acquistata nel 1591 da Francesco Ardizi, la cappella fu restaurata da Pietro Camporese su incarico del cardinal Antonio Tosti, proto-tesoriere di papa Gregorio XVI (1831-1846).
La cappella, chiusa da una balaustra in marmo pavonazzetto, presenta un aspetto tardo-cinquecentesco molto ben conservato con modanature a ovuli e foglie alternati che incorniciano sui pilastri figure di santi.
Nella volta il Padre Eterno e gli angeli del pittore Ferraù Fenzoni (1562-1645) alla fine del ‘500. Dello steso autore è anche la pala d’altare che raffigura San Francesco che riceve le stimmate, mentre le pareti laterali sono decorate da una finta tappezzeria.