Per orientare la nostra preghiera

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 6-8.19-38)

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Parola del Signore

 

Preghiamo

 

Ti preghiamo Signore perché anche in questo tempo difficile possiamo comunicare la gioia della tua venuta a tutti con una vita grata e operosa, soccorrendo i poveri e  vivendo il Vangelo della misericordia. Preghiamo

 

Ti preghiamo Signore per il nostro Papa Francesco e per tutta la Chiesa, perché possa preparare la via a colui che viene, con una profezia umile e forte che risuoni nel deserto di questo mondo. Preghiamo

 

Ti preghiamo perché il Natale inauguri un tempo di riconciliazione e di pace per chi vive in guerra e particolarmente per chi soffre, per chi ha il cuore spezzato, per chi è lontano dalla sua terra, per i profughi che non vedono futuro davanti a sé. Preghiamo

 

Ancora, con insistenza, ti preghiamo Signore per tutti i malati, per la loro guarigione, per chi cerca consolazione nella sofferenza ed è solo e perché il mondo intero sia liberato dalla Pandemia. Preghiamo

 

 

Per nutrire il nostro cuore

 

L’umanità è giunta alla culla di Cristo

I re sono giunti per adorare il celeste Re della gloria; i soldati, per servire il capo delle schiere dei cieli; le donne, per adorare Colui che è nato da una donna così che potesse trasformare i dolori della nascita di un bambino in gioia; le vergini [sono giunte], dal Figlio della Vergine, guardando con gioia come Colui che è il datore di latte, colui che ha decretato che le fontane del petto lo versassero a fiumi, riceve da una madre Vergine il cibo dell’infanzia; i lattanti, per adorare Colui che divenne un piccolo bambino, così che dalla bocca dei bambini e dei lattanti, ricevesse la lode perfetta; i bambini [sono giunti], dal Bambino che ha allevato martiri attraverso la collera di Erode; gli uomini, da Colui che si fece uomo, perché potesse guarire le miserie dei suoi servi; i pastori, dal Buon Pastore che ha dato la sua vita per le sue pecore; i sacerdoti, da Colui che è divenuto il Sommo Sacerdote secondo l’ordine di Mechisedech; i servi, da Colui che prese su di sé la forma di un servo affinché potesse benedire la nostra servitù con la ricompenza della libertà; il pescatore, da Colui che tra pescatori scelse i suoi pescatori di uomini; i pubblicani, da Colui che da loro trasse un Evangelista; le donne peccatrici, da Colui che offrì i suoi piedi alle lacrime della donna pentita; e affinché io possa abbracciarli tutti insieme, tutti i peccatori sono giunti per ammirare l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.

Da allora, tutti gioiscono, anch’io desidero gioire. Anch’io mi auguro di partecipare alla danza corale, di celebrare la festa. Ma faccio la mia parte, non pizzicando l’arpa, non agitando il Tirso, non con musica di flauti, né tenendo una torcia, ma portando tra le braccia la culla di Cristo. Perché essa è tutta la mia speranza, la mia vita, la mia salvezza, il mio flauto, la mia arpa. E portandola giungo e, avendo con il suo potere ricevuto il dono della parola, anche io, con gli angeli, canto: Gloria a Dio nelle altezze supreme; e con i pastori: e sulla terra sia pace agli uomini di buona volontà.

(San Giovanni Cristostomo, Omelia sulla Natività)

 

La via al Signore va preparata in continuazione

Preparate la via del Signore” . La via del Signore che ci si ordina di preparare, o fratelli, camminando la si prepara, preparandola, si cammina. E quand`anche aveste molto progredito in essa, vi resta sempre nondimeno da prepararla perché, dal punto in cui siete arrivati possiate avanzare, protesi verso ciò che sta oltre. Cosí, risultando in ogni singolo stadio preparata la via per il suo avvento, il Signore vi verrà incontro sempre nuovo, in qualche modo, e piú grande di prima. E` quindi con ragione che il giusto elevava questa preghiera: “Indicami, o Signore, la via dei tuoi precetti e la seguirò sino alla fine” (Sal 118,33).

E forse è stata definita “vita eterna” perché, pur avendo la Provvidenza previsto per ciascuno una via e fissato ad essa un termine, nondimeno non si dà alcun termine alla natura della bontà verso cui si tende. Per cui, il saggio e solerte viaggiatore, quando sarà giunto alla meta, non farà che ricominciare, poiché dimenticando ciò che si lascia alle spalle, dirà a se stesso ogni giorno: “Comincio adesso“. Si lancia come un gigante che nulla teme per percorrere la via dei comandamenti di Dio; da autentico Idutun (cf. 1Cr 16,42), egli supera facilmente nell`ardore della sua corsa i pigri che si fermano per via. E pur se arrivato all`ultima ora del giorno, egli ha attinto la perfezione in poco tempo, percorrendo peraltro un lungo cammino; fattosi svelto, da ultimo che era, fu tra i primi ad essere coronato.

(Guerric d`Igny, Sermo V, de Adventu, 1)

 

La voce…

La voce è quella di Giovanni, la parola però che passa per quella voce è Nostro Signore. La voce li ha destati, la voce ha gridato e li ha radunati, e il Verbo ha distribuito loro i suoi doni.

(Sant’Efrem, Diatessaron, 3, 15)